A stare per un po’ di tempo immersi tra musica, danza, teatro e varie forme d’arte succede che poi diventi un cane da tartufo per scovare qualsiasi situazione interessante nelle vicinanze di questo super serio nord-est! Ecco all’improvviso qualcosa desta la mia attenzione “Circo Patuf” già il suono un po’ bohemienne mi intrippa…leggo, è pure una compagina di italo-argentini! Vabbè ma allora ditelo..se non sono io ad andarci è lei che viene da me! Decisione presa, scrivo alla compagnia per farci due chiacchere, passo a prendere mia nipote e ci presentiamo!
Il tendone è immerso tra gli alberi di villa San Giuseppe, profumo di erba tagliata, sole, cammino su un prato per arrivare alla piccola roulotte di vendita biglietti, anzi no non si vendono, offerta libera con prezzi consigliati ma più che onesti…diciamo la verità, sti ragazzi si fanno il mazzo!
Sono in sei che fanno tutto, Lilli e Marta ci accolgono al bar biglietteria, ma poi cantano, ballano e Marta è acrobata! Federico e Nico sono i clown che già da fuori fanno divertire la gente, Claudio e Diego sono alla parte tecnica. Lo spettacolo è un circo-teatro, si chiama “In alto mare”, una lettura in chiave comico-divertente dell’attraversata in nave che molti nostri bisnonni hanno fatto per cercare fortuna in Argentina. La bravura di questi ragazzi è stata di mettere in risate emozioni e sensazioni che sicuramente non erano divertenti come la fame, la solitudine, la nostalgia ma senza per questo dare loro meno peso anzi, mi sono divertita, ho riso fino alle lacrime ma il senso della storia che molti nostri antenati hanno vissuto non è mai stato ridicolizzato.
Questo mi ha fatto pensare ad una frase che mi è stata riportata e che diceva sempre un vecchio santiagueño, migrato dal nord alla città, quando parlava della sua situazione: “Ponele un poquita de risa a esta pena!”
Non vi racconto nulla di più sennò vi perdete il bello, la sola cosa che vi posso dire è di prendervi un’oretta e andare a vederli, è un bella occasione che ci offre Bassano di fare qualcosa di diverso…e soprattutto riconosciamo e diamo il giusto valore a questi artisti, lasciamoci contagiare dalla loro allegria, perché l’allegria è una cosa seria!
Un altro segno! Ma girano anche in Argentina? Sarebbe interessante! Sicuramente avrebbero successo.
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Per ora si stanno girando l’Europa, alcuni fanno base in Italia altri in Spagna..per ora non hanno considerato il “ritorno in patria”
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