Festival di Cosquin 2022, ve lo racconto in modo speciale!

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Oggi, a distanza di 5 anni

E’ il 20 gennaio 2022 mentre inizio a scrivere questo articolo, poco più di 5 anni fa a quest’ora ero in viaggio verso Cordoba e poi da lì a Cosquin per partecipare per la prima volta a quello che è a detta di molti il più grande festival di folklore argentino, il Festival Nacional de Folklore di Cosquin. Oggi invece sono qui in salotto, completando la mia seconda quarantena da Covid, il mondo è andato sottosopra e lo stesso Festival di Cosquin, che non si era fermato nemmeno in epoca di dittatura, l’anno scorso non ha aperto il suo palco scenico!

Sì, l’Argentina e la sua gente mi mancano da morire, ma se c’è una cosa che il tempo (e il Sud America) mi hanno insegnato è “buscarle la vuelta”, ovvero essere come l’acqua che quando incontra uno ostacolo cambia percorso ma di certo non smette di scorrere.

Un nuovo inizio

Ecco quindi che questo Re-Inizio del Festival Nacional de Folklore di Cosquin ve lo racconterò lo stesso, tramite gli occhi e le parole delle persone che sono lì, con cui in qualche modo cercherò di collegarmi. Sabato 22 dunque il sipario del Festival di Cosquin si riaprirà anche per noi, fanatici del folklore argentino dispersi fuori dall’Argentina!

In questi giorni sto contattando varie persone amiche che si trovano in Argentina e sto chiedendo loro di farmi da “reporter” mandandomi qualche foto e qualche racconto sul festival/festa/ricorrenza/peña/… in cui si trovano. Inizierò dal Festival Nacional de Folklore de Cosquin (dove anche per me 5 anni fa è iniziato tutto), cercando di collegarmi giornalmente con la responsabile dell’ufficio stampa, Mariel Arriaga, ma via via si aggiungeranno altri “reporter” che vi presenterò.

Questo articolo quindi sarà un continuo “work in progress” dove aggiungerò sempre nuovo materiale, che arriverà fresco dai i miei “reporter”, che saranno i nostri occhi sul campo!

Vi invito anche a tenere d’occhio tuttavia questi canali social: Pagina Facebook, Instagram, Gruppo Facebook.

 

Festival Nacional de Folklore di Cosquin

Come avrete già letto, il festival di folklore di Cosquin non si “consuma” solo nello scenario principale ma anche in tutta la miriade di attività e occasioni per ballare che ci sono sparse in giro per la città. Quest’anno il festival inizia sabato 22, ma ho già un pò di materiale che mi arriva da chi è lì già da qualche giorno.

Peña folklorica Horacio Guarany

La peña folklorica Horacio Guarany si trova nel Club Ajedrez, proprio in un uno dei lati della piazza principale, in cui anche ieri sera, c’era un bel movimento anche se il festival non era ancora iniziato.

Jose Vazquez reporter
Jose Vazquez

Il mio reporter di ieri sera è Jose Vazquez, amico, fotografo e grande amante del folklore argentino il quale mi ha raccontato un aneddoto proprio mentre mi mandava il materiale. Mi raccontò che ogni volta che si trova a passare davanti a quella peña non può non pensare a quando, tanti anni fa, quella peña era organizzata dal grande musicista Hernán Figueroa Reyes. Jose era già un frequentatore dell’ambiente folklorico, riconobbe il musicista ma non ebbe il coraggio di avvicinarsi a parlargli e stringergli la mano. Di lì a pochi giorni, alla fine del festival, il musicista avrebbe trovato la morte, durante un incidente sulla strada per tornare a Buenos Aires. Mi disse che ogni volta che passa davanti a quella porta ha ben impressa nella memoria l’immagine dell’artista li fermo come lo aveva visto al tempo.

Sfilata dei gruppi gauchos

Ogni anno, nel giorno dell’apertura del festival, intorno a mezzogiorno sfilano per le strade di Cosquin le “agrupaciones gauchas”. Questa è quella della provincia di Cordoba, immortalata dal nostro Jose Vazquez!

1′ Luna coscoina, quattro chiacchiere con Mariel Arriaga, responsabile stampa del festival

 

1′ Luna coscoina, resconto dello spettacolo nel teatro principale e LINK all’intera serata

E’ iniziata con alcune benedizioni e preghiere la prima serata del Festival Nacional de Folklore di Cosquin, poco pubblico e non nascondo che mi ha fatto un pò tristezza vedere una piazza così poco gremita e un’aria un pò mesta che attraverso lo schermo è arrivata anche nella mia cucina in Italia, ma la serata si è presto sollevata con il duo Baglietto-Vitale che ha animato il pubblico in modo inaspettato e l’energia della delegazione di Santa Cruz che ha ballatto sotto una pioggia battente senza battere ciglio (non oso immaginare il peso delle gonne delle ballerine completamente fradice).

Nella prima parte (minuto 1:09:00 del link che metterò di seguito) segnalo l’emozionante momento della performance degli Opus Cuatro. Gli Opus Cuatro sono un quartetto vocale nato nel 1968 su iniziativa di quattro studenti de La Plata sulla scia di tutti i gruppi vocali nati negli anni sessanta a cui aveva aperto la strada lo storico quartetto Huanca Hua. Si caratterizzavano per cantare senza accompagnamento di strumenti, a parte una chitarra per “dare la nota”. Gli Opus Cuatro iniziano da Cosquin la loro tournée di addio agli scenari, dopo aver presenziato al festival per 32 volte, essersi esibiti in 37 paesi fuori dall’Argentina e avere all’attivo oltre 500 concerti, lasciano il passo ad un altro quartetto che hanno cantato a ruota dopo di loro, il Cuarteto Karé, notevole la loro versione di “Oracion del Remanso “e “Como Pajaros en el Aire“.Delegazione Santa Cruz Cosquin 2022

Se volte ballare un pò di chacarera e zamba dovete andare al minuto 3:00:00 del link che trovate in fondo a questo paragrafo. C’è la performance Martin Paz , il figlio di Onofre Paz de Los Manseros Santiagueños che ha dato scandalo nel 2017 quando il padre lo ha cacciato dal palco. Ricordo quell’episodio perchè mi trovavo a Santiago del Estero al tempo e nella stampa locale non si parlava d’altro e pure al supermercato 😁 ! Personalmente ho trovato la performance un pò sottotono rispetto ad altre occasioni in cui l’ho ascoltato, al violino Juanjo Abregu (da tenere d’occhio).

Chiude la serata sempre sotto la stessa pioggia battente Juan Fuentes, ex integrante de Los Huayra, inizia “tranquillo” per scaldare la sua possente voce salteña che come sempre è una garanzia e trova la sua perfezione quando canta la zamba carpera, chiudevo gli occhi e mi trovavo a Salta! A questo link lo trovate in una guitarreada in un locale salteño con il compianto Polo Roman, bombisto de Los Chalchaleros

Link alla prima serata del Festival di Cosquin 2022.

 

Il nostro reporter José Vazquez va “de peñas”

Il nostro Josè Vazquez ieri sera non è entrato nello scenario principale ma ha mandato questo video molto casalingo ma che rende bene l’atmosfera fuori dal teatro mentre attende l’apertura ufficiale del festival, eccolo qui sotto.

In seguito José e andato nella peña Horacio Guarnay di cui vi avevo già parlato sopra, dove suonavano un duo che conosco molto bene, sono due fratelli di Santiago del Estero che si chiamano Los Sones Santiagueños e hanno debuttato in “Talento Argentino”  e poi ancora foto dalla Peña Oficial, che è quella che si realizza tutti gli anni nel centro di convegni e dove si presentano sempre tra gli altri anche i migliori artisti dello scenario principale.

Qui sotto invece un breve video mix della Peña Oficial e del Fogon Criollo il nostro José è inarrestabile e infaticabile!!

 

2′ Luna coscoina, c’è da ballare! Resoconto e LINK alla serata

Decisamente con più pubblico e più energia è iniziata la seconda serata del Festival Nacional de Folklore di Cosquin 2022. Los Nocheros hanno riscaldato il pubblico ma poi ci ha pensato Roxana Carabajal con i fratelli Saavedra di Retumbo Argentino a portare sul palco tutta la mistica di Santiago del Estero unita ai suoi ritmi di rituale e soprattutto la bella energia santiagueña, mi è particolarmente piaciuta la semplicità e la disinvoltura con cui Roxana ha interagito col pubblico. Durante il tempo messole a disposizione hanno fatto un piccolo intervento i fratelli Yago, Jesus e Nazareno Saavedra, figli di Sandra Farias e Juan Saavedra. Per vedere il loro spettacolo andate direttamente al min. 1:20:00 oppure cliccate in questo link.

A seguire Roxana, c’è stato un altro artista del folklore argentino molto conosciuto in Italia, Nestor Garnica, che celebrava proprio a Cosquin i suoi 20 anni di carriera solista, lui stesso è stato un vincitore del PreCosquin e poi Rivelazione Cosquin. Si è presentato con una formazione formidabile integrando tre violini, di cui uno suonato da sua figlia, Malena Garnica. Inutile dire che il pubblico non ha potuto non ballare come ai vecchi tempi! Trovate l’esibizione di Nestor Garnica direttamente a questo link.

Postales de provincias Misiones
Misiones en “Postales de provincias” ©Cosquin2022

Durante la serata si sono esibite anche due delegazioni durante in consueti momenti “Postales de Provincia“, è stata la volta di Misiones e Jujuy, queste occasioni servono anche a vedere l’incredibile varietà e ricchezza che offre l’Argentina e come il paesaggio influenzi le sonorità del suo popolo e le sue movenze, quella di Misiones è stata particolarmente bella, intrisa del loro elemento “acqua” che costituisce quella provincia.

Un altro momento da segnalare è il riconoscimento all’autrice pampeana Zulema Alcayaga, colei che molti anni fa ha scritto il testo del cosidetto “Himno a Cosquin” che in realtà si chiama “Cosquin comienza a cantar” e che apre tutte le serate del festival interpretato da un ballet diverso.

La serata ha continuato con ritmi santiagueños degli artisti Horacio Banegas e Mario Alvarez Quiroga, che sono sempre una garanzia e hanno terminato con i festeggiamenti del carnaval con Los Tekis, emblema forse di un carnevale un pò troppo commerciale ma che sicuramente fanno divertire le persone, soprattutto in questa edizione di ripresa dopo un mese di stop.

Link alla seconda serata del Festival di Cosquin 2022

 

3′ Luna coscoina, resoconto e LINK alla serata

Ho appena finito di guardare cosa è successo sullo scenario Atahualpa Yupanqui in questa terza luna coscoina e devo dire che l’inizio mi ha decisamente sorpreso, forse molti lo potrebbero trovare noioso o poco ballabile ma vi assicuro che la prima performance de Los 4 de Cordoba è stata davvero apprezzata dagli argentini. Si tratta di un’opera concettuale, la “Cantada al Brigadier Bustos”, in cui gli artisti raccontarono la vita del 1′ governatore costituzionale della provincia di Cordoba, Juan Bautista Justo, attraverso musicalità in stile valzer criollo. Lo storico e scrittore Bebe Ponti ha definito così l’opera:

Una obra para pensar, disfrutar y meterse en los valores del federalismo. Un toque de distinción en esta edición 2022 del Festival.

A seguire questo momento di grande slancio patriottico ci sono un gruppo storico, “Por siempre Tucu“. E’ stata anche la volta della delegazione salteña in “Postales de Provincia”, una performance iniziata delicatamente dal punto di vista del ballo ma con la grande scelta vincente di “mandare avanti le donne” e il processo di “empoderamiento de la mujer”, ne è uscita una rappresentazione con un grande messaggio (soprattutto da una provincia tradizionalmente un pò “chiusa” come quella di Salta) rivolto non solo alla parità di genere ma alla valorizzazione del ruolo e posizione della donna. Hanno terminato con un malambo tutto femminile, vi consiglio di vederla questo link!

Ha seguito il payador Adrian Maggi, Consagracion Cosquin 2020 che ha dedicato un brano a tutti i caduti dell’Ara San Juan, il sottomarino argentino rimasto bloccato con i suoi soldati sotto all’oceano Atlantico. Chiudono la serata il gruppo storico de Los Carabajal  e per finire il Chaqueño Palavecino, il quale ha cercato di tenere alte le vibrazioni interagendo molto con il pubblico e dedicando una Marinera al Perù e una Cueca al Chile, due danze che hanno la loro radice nella Zamacueca. Personalmente ho visto un pò affaticato il Chaqueno Palavecino, ma d’altronde il tempo non passa solo per me 🙃

 

4′ Luna coscoina, notte melodica e di belle sorprese

Ho da poco finito di guardare in streaming la 4′ serata di Cosquin e devo dire che mi ha lasciato davvero una sensazione dolce e coccolosa:-) Innanzitutto è da segnalare una nuova versione dell’Himno a Cosquin cantata tutta al femminile da Paola Bernal, Charo Bogarin, Marina Carrizo. Ha in seguito aperto la serata subito un pezzo da 90, Victor Heredia con il suo canto dolce, comprometido e nostalgico, (non a caso chiamato da molti “juglar del canto comprometido”) sarà perchè ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona, sarà quella sua voce che sembra sempre un pò rotta dal pianto, ma il suo canto mi sa sempre toccato nel profondo!

Parlando di ballo è da segnalare che questa sera si sono esibiti i vincitori del PreCosquin nella categoria “pareja de baile tradicional”, le loro performance mi sono piaciute molto e a mio parere hanno dato valore aggiunto le parte recitate dell’inzio, perchè se di tradizione si deve parlare, allora contestualizzare l’esibizione credo sia doveroso, complimenti alla coppia Collante-Soraire! Potete vedere la loro prima esibizione qui e la loro seconda, una zamba tradizionale, a questo link.

E’ stata la volta di Santiago del Estero in “Postales de Provincias” che ha presentato un omaggio ai 50 anni della Sachaguitarra atamisqueña ideata da Elpidio Herrera, molto emozionate, soprattutto pensando che ho avuto la possibilità di conoscere Elpidio Herrera un anno prima della sua morte e che avevo incontrato per intervistare. Sul palco c’erano tra i cantanti, unica donna tra le cantanti (forse un pò poco) Carolina Haick, integrante del gruppo Las Mullieris.

Un altra coccola è arrivata dall’esibizione di Nahuel Pennisi, con il suo modo di suonare la chitarra quasi fosse un piano forte e che a un certo punto ha deliziato il pubblico anche con un duo con Abel Pintos, guardate la sua performance a questo link. Ha seguito un’esibizione che mi è piaciuta molto e mi ha fatto ballare nel living della mia cucina, sto parlando della talentuosa, alma guarany, e “donna alpha” La Charo, a parte il suo modo di stare sul palco “empoderoso” che adoro, La Charo ha portato il suo repertorio litoraleño che ben mostra l’infinita ricchezza e diversità del territorio argentino, sembrava di essere in Brasile, o ai Caraibi, e invece no, eravamo sul Litoral Argentino, guardatela questo link.

Segue La Charo un “amico di Adentroo!!” il talentuoso armonicista Fabricio Rodriguez, le evoluzioni con la sua armonica come sempre fanno volare le sue sonorità ci portano in giro per il mondo e come sempre si conferma un artista sempre alla ricerca e che non ha paura di spaziare sui generi musicali, mi piace! Molto emozionante anche quando verso la fine si è seduto a pochissimi metri dal pubblico, cercando un rapporto più intimo dopo questo periodo di distanziamento forzato, artista di grande umanità senz’altro, ecco il link alla sua esibizione.

Chiude la serata tra le urla di mamme e figlie, Abel Pintos, ammetto che non ho mai seguito molto questo artista, ma oggi me lo suono guardata tutto e devo dire che è stato davvero un piacere, come riporta il titolo di questo paragrafo, è stato un repertorio più melodico, Abel consacrato dal folklore poi si è un pò più spostato su altri generi, ma è sempre ospite fisso, nonchè artista riempi-stadio, di ogni festival. Mi è piaciuta davvero questa serata, melodica e coccolosa ma mi ci voleva in questa giornata di quarantena!

Link all’intera 4′ serata del Festival di Cosquin qui.

 

I rituali d’apertura del Festival Nacional de Folklore di Cosquin

Torniamo a fare due chiacchiere con Mariel Arriaga che ci racconta dei rituali che da sempre si osservano nel festival dei Cosquin e ci da anche delle importanti informazioni sulla svolta che sta prendendo il festival rispetto al ruolo della donna e la parità di genere, 15 minuti ben spesi qui di seguito:

 

I balnearios sul Rio Cosquin

Peña al balneario di Cosquin
Una agrupacion norteña in uno dei balnearios di Cosquin

Il nostro reporter Josè Vazquez ci porta a fare un giro sui vari balnearios che ci sono lungo il fiume Cosquin durante il festival, vere e proprie peña all’aperto e nella natura dove ballare tutto il pomeriggio e se fa caldo ci si può rinfrescare dentro al fiume, vi avevo parlato dei balnearios anche in questo articolo, ma per vedere qualcosa di questa annata guardate qui sotto questo breve video.

 

Peña “La Fiesta del Violinero” con Maxi Ojeda

La Fiesta del Violinero è la peña che organizza tutti gli anni a Cosquin Nestor Garnica ed è una delle peña più frequentata dai giovani, con una bellissima energia e con un programma sempre interessante, a volte in questa peña si organizzano anche dei corsi, io ne ho frequentati vari con la famiglia Saavedra e Peque Coria.

Maxi Ojeda
Maxi Ojeda

Stavolta ci porta alla Fiesta del Violinero un nuovo amico di “Adentroo!!” si tratta di Maxi Ojeda, percussionista, rosarino ma in Russia per amore, Maxi ha anche fondato durante la pandemia “Mundo Bombo” con cui insegna a suonare il bombo e fa degli incontri molto interessanti con altri musicisti.

Il video che vedrete qui sotto non è di ottima qualità perchè è una diretta che ha fatto Maxi proprio mentre si trovava nella peña dove c’è poca connessione e stava ballando, si vede Juan Saavedra al centro che invita tutti a ballare in ronda, lui è al centro, un bambino gli si avvicina e balla insieme a lui, quando è ora del zapateo Juan Saavedra si inginocchia per incitare e “hacer palmas” al bambino, un gesto in grande umanità di questo maestro e chi lo conosce sa quanto lui sia entusiasta nel vedere il processo di apprendimento dei bambini.

Invece il video che vedrete qui di seguito è stato girato per le strade di Cosquin, sulla via principale dove ci sono gli “spettacoli di strada”, si vede lo stesso Maxi che suona il bombo, ma quello che vorrei vi arrivasse è l’energia della gente che balla sotto la pioggia.

 

6′ Luna coscoina, resoconto e LINK alla serata

Si è consumata la 6′ luna al festival di Cosquin e anche in questa serata ci sono delle belle performances da segnalare. Innanzitutto il grande Pedro Aznar che ha aperto la serata, una grande cantante e multistrumentista argentino, che ha presentato il suo ultimo album “Flor y Raiz” un viaggio nella grandi canzoni del folklore latinoamericano. Prendo le parole di Bebe Ponti che ben sintetizzano il concerto: “Pedro Aznar le devuelve la poesia a Cosquin”.

Pedro Aznar
Pedro Aznar ©Cosquin2022

Subito dopo segue un bellissimo momento di ballo, è la volta della coppia vincitrice del PreCosquin come “Pareja de baile estilizado” , Eduardo Virazoro y Janet Mangia ballano un chamamé sulle note della musica di Chango Spasiuk, Tierra Colorada. Devo dire che mi hanno emozionato, certo preparatevi ad un chamamé super stilizzato ma guardandolo nella sua simbologia, nella sua radice, si vede come l’essere umano sia influenzato dal paesaggio che lo circonda, fino a diventarne la terra, la Tierra Colorada! Trovate il loro momento a questo link.

Hanno seguito un gruppo di musicisti coscoini, Ceibo e subito dopo un gruppo al femminile a cui tengo molto, Las Folkies con Mavi Diaz, figlia del grande armonicista Hugo Diaz, le potete ascoltare direttamente a questo link. Subito dopo Las Folkies è il turno di Santa Fe nelle Postales de Provincia, con tutto il loro ritmo litoraleño.

Ieri sera si sono esibiti anche i vincitori del PreCosquin nella categoria “Conjunto de Malambo”, come sempre questi gruppi sono molto scenografici, mi sono piaciuti molto e hanno terminato anche con un pezzetto di Inno argentino a ritmo di malambo, guardateli a questo link.

José Vazquez e Martina Ullrich
Il nostro reporter José Vazquez con Martina Ullrich, percussionista di Las Folkies e di Riendas Libres!

Star della serata erano Soledad Pastorutti e Destino San Javier in chiusura, premetto per mio gusto i Destino San Javier non sono molto nelle mie corde, non impazzisco molto nemmeno per Soledad ma devo dire che ha fatto davvero un bel show e lei è davvero una gran donna da palco scenico che non ha mancato di “rebolear” il poncho come quella volta, 26 anni fa che ancora bambina si consacrava sul palco di Cosquin, brava davvero, guardatela qui.

Link all’intera 6′ serata del Festival di Cosquin.

 

Sul palco con Peteco Carabajal

Oggi, 28 gennaio 2022, ci arriva un breve video in anteprima da un artista grande amico di Adentroo!! Si tratta di Peteco Carabajal e Riendas Libres con cui collaboro sia come social media manager sia come rappresentante per l’Europa, Peteco ci porta un pò con lui sul palco di Cosquin mentre fa il check sound!

Ma non è finita qui, alle 5:00 di mattina ora italiana mi arriva un secondo video, era sempre Peteco Carabajal che pochissimi minuti prima di salire sul palco, lì in Argentina era circa l’una di notte, filma il dietro le quinte, la piattaforma del palco che si gira, vi ricordate che ve ne avevo parlato in questo video? Bhè, super emozione, guardate qui sotto:

 

7′ Luna coscoina, tra amigos, coplas e tanto da ballare!

La 7 luna coscoina aveva un programma da leccarsi i baffi, infatti iniziano subito Los Manseros Santiagueños, praticamente un gruppo highlander! Se non mi sbaglio contano 68 anni di carriera dalla loro prima formazione, di cui è rimasto solamente Onofre Paz di quei “padri fondatori”, poi c’è Alito Toledo che comunque fa parte del gruppo da 37 anni e infine Hugo “fatiguita” Reynoso, il cui padre Hugo Fatiga Reynoso era il bombista fondatore. Ovviamente si sente che se n’è andata un pò di brillantezza al timbro vocale di Onofre, ma il loro repertorio è tradizione pura. In Europa non esiste persona che si sia avvicinata allo studio della chacarera senza aver ascoltato Los Manseros Santiagueños, sono una vera e propria nave scuola e a volta davvero mi chiedo quante ne hanno viste, in 67 anni di carriera! Subito dopo è stato il turno del canto fresco e andino di Micaela Chauque che ha incantato tutti con la sua quena e ha fatto ballare il pubblico il carnavalito, ascoltatela direttamente a questo link.

 

Densa di storia argentina, e di una bella dose di lacrime alla fine, invece è stata la rappresentazione di Fabian Serna, vincitore del PreCosquin nella categoria Malambo, eccolo a questo link.

Arriviamo poi ad una delle mie preferite, la coplera salteña Mariana Carrizo che con le sue coplas taglienti, simpatiche al punto giusto, sanno raccontare un sacco sull’Argentina di ieri e di oggi. E’ uno spettacolo che ci si gode se si conosce bene lo spagnolo, lo trovate a questo link.

Arrivano poi i miei pupilli, no vabbè lo sapete che io sono un pò di parte lavorando con loro 😃 E’ la volta di Riendas Libres, non vi voglio segnalare nulla che già non via abbia già detto, resta solo da ascoltarli qui, tuttavia vi invogli a guardarli perchè ad un certo punto ci sono due invitati speciali sul palco, si tratta di Roberto Carabajal e di Shalo Leguizamon, con cui Peteco Carabajal aveva formato “Santiago Trio”, la loro prima esperienza di musica poco più che adolescenti.

Arriva poi per chiudere LUI, chi non ha sognato con una delle sue zambas, chi non ha adorato quei ricci così insolti per un argentino, è la volta di Raly Barrionuevo! Di cui però vi devo dare una notizia, ad un certo punto la Tv pubblica argentina ha interrotto la trasmissione e ci siamo persi praticamente tutta la seconda parte del suo show, un vero peccato, conto di capire se troveremo il suo show per intero da qualche parte, intanto lo possiamo vedere a questo link.

Link all’intera 7′ serata del Festival di Cosquin

 

A spasso con Maxi Ojeda, cosa succede nei paesi limitrofi a Cosquin?

Come già raccontato la festa non si ferma solo a Cosquin, il nostro Maxi Ojeda ci mostra cosa succede esattamente a 8 km da Cosquin, nel paesello di Bialet Massé!

 

8′ Luna coscoina, tanto bel ballo

Ho da poco finito di vedere l’8′ serata del Festival di Cosquin 2022 e devo dire che mi rimasto in bocca un piacevole gusto di…tango! Ma andiamo per ordine, innanzitutto come da rituale l’apertura  dell’ottava luna è a carico del ballet che ha vinto il PreCosquin, si tratta dell’accademia Duar Tango, originari di Resistencia, Chaco, devo dire che sono rimasta piacevolmente deliziata e non vedevo l’ora che arrivasse l’ora della loro esibizione.

Non mi sono annoiata tuttavia perchè l’apertura cantata è stata a carico del duo Orellana-Lucca che noi conosciamo molto bene perchè sono venuti a Bassano, ricordate? Loro si sà, sono delle garanzie, hanno presentato il loro ultimo album, tutte canzoni ballabili, per poi finire con la famosissima versione de “Chacarera de los patios”. Da segnalare tra i ballerini non solo il fatto che Manuel Orellana abbia invitato la mamma a ballare una zamba (cuore di mamma) ma anche che gli altri due ballerini invitati erano Kuly Gomez ed Ely Wieliky, bravissimi, che ho avuto modo di conoscere personalmente e prendere lezioni con loro proprio nel mio ultimo viaggio.

Segue una grande gran voce riojana e una gran donna che si batte per la parità di genere, sto parlando de la Bruja Salguero che ha incendiato il pubblico con la chaya, la quale nonostante il poco tempo ha invitato a cantare con lei un’altra grande voce riojana, Gloria De La Vega. Guardatele a questo link!

Resto sulla danza e segnalo a questa parte della serata in “Postales de Provincias” la provincia di Rio Negro che mi è particolarmente piaciuta, anche per la loro scelta di far zapateare insieme uomini e donne, superando questo stereotipo di tenere i due gruppi separati. Segue poi Leandro Lovato con il suo inconfondibile violino del quale non c’è bisogno di presentazioni, lo trovate qui.

Arriva dunque il momento dei vincitori del PreCosquin nella categoria “conjunto de baile” che hanno presentato l’opere El Adios, vin invito a guardarlo qui sotto, ne vale davvero la pena!

 

Gli ultimi due artisti di “chiusura” sono stati La Callejera e l’Indio Lucio Rojas che ci ha portato a fare un giro in tutte le sonorità del chaco salteño fino alla famosa “chacarera del monte” con un omaggio all’artista Coco Gomez scomparso di recente. E’ stata la serata dei consacrati, ovvero tutti artisti che negli anni passati hanno vinto il premio Consagracion Cosquin” che in genere apre le porte ad una lunga e riconosciuta carriera.

Link all’intera 8′ serata del Festival di Cosquin

 

9′ Luna coscoina, notte di nostalgia, consacrazioni e sopratutto di Chaya riojana!

Ok, diciamolo dall’inizio, chi va ad uno spettacolo in cui sa che canta Sergio Galleguillo è una persona predisposta alla festa, al ballo, e soprattutto a chayar con farina, schiuma e acqua, detto questo, il pubblico anche se non tantissimo era davvero festaiolo!

Apre la serata dell’ultima notte di festival un duo a cui tengo molto, e che ho avuto la fortuna di conoscere, sono il Duo Coplanacu integrato da Julio Paz e Roberto Cantos; con le loro chacareras è impossibile stare fermi e le loro ballate sono di un romanticismo incredibile, guardateli! Inoltre sono stati premiati con il premio alla carriera, ben 30 anni che fanno ballare il popolo argentino.

Segue un’altra amica di Adentroo!! Si tratta di Yamila Cafrune, figlia di Jorge Cafrune, che abbiamo avuto occasione di conoscere durante una delle serate di “Elisa invita,..” molto emozionante la sua partecipazione ricordando che nel 2022 si festeggiava il compleanno numero 100 di una grande autore e compositore argentino, Ariel Ramirez. Yamila ha terminato con due canzoni interpretate dal padre e che probabilmente hanno fatto il giro del mondo, “Volveré” e “Zamba de mi esperanza”, trovate il suo show direttamente a questo link.

Seguono il trio storico Las Voces de Oran un conjunto salteño che ha festeggiato i suoi 50 anni di carriera per cui hanno anche ricevuto il “Premio Camin” e che avevano ricevuto la loro consacrazione nel lontano 1973. Potete ascoltarli qui.

Sono poi seguite le cerimonie di premiazione, i premi dati sono stati davvero parecchi:

  • Premio Revelación: Sofia Assis
  • Premio Consagración: Nahuel Pennisi
  • Mención especial: Juan Fuentes
  • Premio Camin a la Trayectoria: Merité Berbel, Los Carabajal y Las voces de Orán
  • Destacado Peña oficial: Dúo Heredero
  • Destacado Espectáculos Callejeros: Vale el Trago
  • 1º mención Espectáculos Callejeros: Emilio Morales
  • 2º mención Espectáculos Callejeros: María Laura Gomes Weiss

Vi segnalo poi in Postales de Provincias, giusta per la serata, la Delegazione di La Rioja, in cui con grande sorpreso ho riconosciuto una bellissima e poderosa Pachamama, la nostra amica Silvia Zerbini! Molto toccante e in linea con la grande spinta patriottica e femminile è stato il tributo alla patriota rivoluzionaria boliviana Juana Azurduy. Guardatela a questo link.

Per ascoltare un pò di buon chamamé e musica del Litoral vi mando a questo link in cui ci sono Los Aloncitos, il chamamé non si sente molto nel festival di Cosquin quindi questa è una bella occasione, come quella di ascoltare il loro grido Sapuckay!

Vi mando poi direttamente allo show di Sergio Galleguillo che come sempre mette in scena una vera e propria chaya riojana con la grande partecipazione del pubblico. Per questo prima vi avevo avvisato che il pubblico che va a vedere Galleguillo è un pubblico predisposto al ballo e alla festa, infatti durante il rituale della chaya si gioca con farina, con schiuma, con acqua (non in questo caso), ci si mette il basilico dietro un’orecchio in segno di abbondanza, la farina invece rende tutti uguali davanti alla Pacha, sono gli stessi ballerini dal palco che a volte lanciano farina sul pubblico che in realtà non vede l’ora di sentire il “via” per iniziare la festa!

Non vi voglio anticipare altro ma vi lascio due link, questo è quello dell’inizio dello show di Galleguillo e invece questo è quello in cui cantano “Carnaval en La Rioja” che accende il pubblico, per il resto…bisogna andare a La Rioja nel mese di febbraio!

Link all’intera 9′ serata del Festival di Cosquin

 

L’ultima sera del festival, andiamo per strada con Maxi Ojeda!

Torniamo a spasso con il nostro reporter Maxi Ojeda di Mundo Bombo. Questa volta facciamo una breve passeggiata con lui per la strada principale che collega la piazza Prospero Molina con la piazza San Martin dove c’è il mercato artigianale e vediamo cosa succede per strada. Maxi è un musicista sta anche organizzando il patio Ralukuna proprio li a Cosquin, ma guardiamo il suo video qui sotto!

 

Una mostra dedicata ad Atahualpa Yupanqui

Come vi avevo già raccontato in questo articolo, Cosquin non è solo musica e danza ma anche momenti culturali, presentazioni di libri, conferenze, varie iniziative per accrescere la conoscenza delle radici argentine. Quest’anno una cara amica, Graciela, mi riferisce di aver visitato una emozionante mostra sulla vita del “pajador perseguido” Atahualpa Yupanqui, uno dei più rappresentativi poeti della cultura argentina. Mostra Atahualpa YupanquiDon Ata, come chiamato da molti, merita sicuramente un articolo, così  riprenderò quella volta che sono andata a visitare la sua casa sul Cerro Colorado. Per incuriosirvi a investigare sulla vita e le opere di Atahualpa Yupanqui vi racconto solo questo particolare, molte delle sua opere sono state concepite con un tal “Pablo del Cerro” che altro non era che sua moglie Nenette Pepin Fitzpatrick. Ma in quella epoca nessuno avrebbe approvato un’autrice donna e per di più non di origine argentina!

 

Cosquin, ultima notte e il “day after”

Già l’ultimo giorno del festival di Cosquin si percepisce nell’aria un pò di tristezza e nostalgia, quella finestra di “spazio-tempo” si sta per chiudere e per un attimo ci si sente quasi un pò abbandonati. Il nostro caro reporter Josè Vazquez non solo ha documentato quella tristezza ma ci mostra anche le strade di Cosquin il giorno dopo, una tristezza “para morir”.

Voglio chiudere con questo suo video questo articolo lunghissimo che ci ha portato alla scoperta di Cosquin 2022 in un modo un pò strano, un pò virtuale. Sebbene ci sia un pò di tristezza voglio concentrarmi nei suoi buoni auspici, affinchè Adentroo!! l’anno prossimo possa essere lì!

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24 Febbraio , 2020
Magazine di informazione di Santiago del Estero

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