Il giorno della Pachamama nelle provincie del nord ovest d’Argentina
E’ forse uno dei festeggiamenti più popolari ed importanti dei popoli originari dell’America Latina. Si celebra la Madre Terra, “Pacha” che in aimara e quechua significa terra, mondo, universo.
Questa cerimonia ancestrale è tramandata dai popoli originari della Ande centrali, e si realizza attraverso un serie di offerte per festeggiare la natura protettiva e fertile della terra, tuttavia può variare a seconda della regione.
Nella provincia di Salta ad esempio la cerimonia è incentrata sul fatto che tutto ciò che esiste proviene dalla terra. E’ molto frequente inoltre che i salteños accendino una sorta di incenso per allontanare i possibili mali che si possano essere fermati in casa durante l’anno.
Nella provincia di Jujuy invece, si scava un buco nella terra attraverso il quale le si da cibo e bevande. Si offrono foglie di coca, chicha, alcohol, sigarette, dopodiché si chiude il buco e tutti i presenti si prendono per mano per esaltare il loro spirito di fratellanza che regna sovrano e danzano al suono della caja, dei flauti e cantano strofe.
In ogni caso tutti i riti sono sempre celebrati dagli anziani della comunità.
La convivenza con il Cristianesimo
La fede nella Pachamama convive comunque con il cristianesimo. La contaminazione tra le credenze popolari e la fede religiosa caratterizza tutto il Sud America, per esempio in Bolivia la Pachamama è identificata con la Vergine di Copacabana a La Paz, in Perù la Pachamama è identificata con la Vergine della Candelaria.
Festeggiare la Pachamama oggi
Al di là di questi riti ancestrali e così importanti per i popoli nativi, credo che un momento di “ringraziamento” per il presente non sia affatto banale. La società in cui io stessa vivo, il nord-est d’Italia, ci impone dei ritmi sempre più frenetici, dei bisogni sempre più impellenti, ma frequentando in modo stabile queste terre ho capito che quando si decide di “scendere da questo treno in corsa” tutto diventa più umano, e quello che dall’altra parte dell’emisfero era un bisogno da soddisfare qui in queste terre ti fa solo un pò sorridere quando ci pensi. Con il passare del tempo cerco di applicare questa filosofia anche qui sotto diversi punti di vista, ma tornando alla Pachamama, un momento di ringraziamento non ci costa nulla ma ci potrebbe fare molto bene.
Il rituale da fare nel mese di agosto
Ma nel nostro piccolo, come anche chi vive in una caotica metropoli sud americana, cosa possiamo fare?
In Sud America bisogna certamente bere “caña con ruda” ovvero un liquore tipo la nostra grappa, che deriva dalla distillazione della canna da zucchero, a cui si aggiungono alcune foglie di ruda (una pianta che, attenzione, serve solo per aromatizzare, non si mangia). Le modalità con cui si beve sono varie e dipendono dalla regione in cui si trova. Sicuramente si consiglia di approfittare del mese di agosto per fare ordine in casa, e passare spesso incensi e palo santo.
Di recente tuttavia ho scoperto che una tradizione simile c’è anche in Veneto!! Infatti la tradizione vorrebbe che il 1′ agosto si beva un bicchiere di vino bianco appena alzati! Siamo molto più connessi di quello che pensiamo”.
Fonte: La Nacion
Foto ricetta/rituale: Vale la Peña TV
Foto di copertina: Celebrando la Pachamama a Jujuy con Milagro Sala.