Un fine settimana nella capitale, oltre che per gli ultimi preparativi, anche per far scatenare di tango (e annesso shopping compulsivo di abiti) la mia compagna di viaggio Ilaria! Non le voglio rovinare questa sua prima volta a Buenos Aires con troppe info..è bello lasciare che scopra a suo modo questo paese dei balocchi, e devo dire che è subito entrata nella parte soprattutto quando ieri pomeriggio l’ho vista cavalcare un elefante di pelouche elettrico! Chissà però se oggi sarà per lei un giorno speciale, come lo è stato per me quando ho incontrato il mio primo “gran maestro” di folklore..Oggi infatti la accompagnerò alla sua prima lezione con lui!
Eccolo, ve lo presento, lui è Ramon Salina, e qui balla una zamba con la sua compagna Julieta..disfruten Ilaria!!
Ed ecco dunque le impressioni di Ilaria su questa prima lezione..
“Ramón Salina me lo mima sfiorando il viso con le mani e poi con l’intero corpo nei 4 “compases” del rombo.
Questo è quello che più mi porto via di quei 60 minuti con Ramon. Di tutti i piccoli grandi dettagli con cui ha raddrizzato la mia (scarsa!) performance di principiante durante la mia prima lezione argentina, questo è ciò che più ha fatto centro nel mio corpo-mente.
ENERGIA. Che non è velocità.
INTENSITA’. Che non è fretta.
Non rompere l’onda, non fermare la tensione di quell’abbraccio che cerca di compiersi. Ma non fare nemmeno l’errore di affrettare inutilmente il secondo movimento del passo base, azzoppandolo. Il fatto che musicalmente sia “debole”, non avendo l’accento, non lo rende meno importante del primo. O del terzo, che conclude il “compas”.
Insomma, “desfruta” ogni nota (usando una parola che ho imparato oggi)! Gustatela, goditela. Vai incontro a quell’abbraccio che desideri con gioia, energia, intensità!
Ecco, da ieri per me la #chacarera sa di vento di primavera, un po’ sfrontato ma sempre lieve, con il suo abbraccio infinito e impalpabile, teso verso di te.
Un vento che ti lascia i capelli spettinati e sul volto il sorriso!”