Buona Pasqua!
In grande crisi di astinenza da folklore, dopo circa tre settimane dal mio rientro, per fortuna il primo festivalito di folklore y tango a Roma!
Vado con grandi aspettative e tanta voglia di ballare…non avevo fatto i conti con una profonda ed imbarazzante nostalgia che mi ha preso inaspettatamente. C’era proprio tutto: persone con voglia di imparare, insegnanti superlativi che anche in poco tempo hanno saputo trasmettere ritmo, senso e significati, il bombo che mi faceva tremare il cuore ad ogni repique, i momenti di musica e condivisione.
Ciliegina sulla torta le “charlas”, forse per profondi aficionados o sfegatati senza rimedio come la sottoscritta? Non credo! Ho visto persone interessate e questo mi ha fatto piacere, perché se anche tra tutti i presenti, questi momenti abbiano risvegliato una voglia di approfondimento anche solo al 10% dei “neofiti” questo sarebbe sicuramente un gran successo..Credo sia una strada che si percorre a piccoli passi, proprio perché ognuno di questi passi è una scoperta che va assaporata.
Non parliamo poi dell’asado della domenica che mi ha fatto raggiungere un paio d’ore di pace dei sensi, quelle tavolate piene e imbandite dove il sale ed il vino non sono mai vicini e te li devi far passare, e tutti questi scambi di cibo-bevande-sorrisi aumentavano l’armonia che culminò con il momento del cantor, Jorge Omar Sosa!
Come in tutti i festival, soprattutto la prima edizione, ci possono essere stati dei ritardi, degli imprevisti, delle mancanze,..ma vogliamo davvero guardare quelli?!
Io guardo che finalmente ho potuto ballare una chacarera o una zamba con persone che hanno la mia stessa passione, che finalmente si è parlato di questi balli, musiche e cultura dandogli il rispetto che meritano; guardo che persone si sono fatte il mazzo per organizzare questa cosa perché ci credono!
Perciò quella inaspettata e profonda nostalgia che mi ha preso fino al nodo in gola in certi casi, è stato un buon segno caro Juan, perché mi hai fatto respirare ancora un po’ di quella terra, di quelle persone, di quella cultura,
GRAZIE!
Aggiungo solo un’ultima cosa: Ballare la chacarera con il profumo della carne alla brace raddoppia il godimento, sapevatelo!