30 novembre Dìa nacional del Mate

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Sx: foto di Maria Beltramini – Dx: Serviliano Maidana, banqueano del general Lavalle. Saladillo, 1878.

 

E’ un aspetto dell’Argentina che mi fa impazzire… c’è un “Dìa Nacional” per ogni cosa!

Oggi ad esempio si celebra il “Dìa Nacional del Mate”, una giornata istituita solo un anno fa, quando senato e camera dei deputati approvarono questo progetto di legge.

Il consumo della yerba mate non solo ha origini storiche ancestrali, ma riveste tutt’ora una grande importanza nelle abitudini quotidiane degli argentini.

“…a fin de promover el reconocimiento permanente de nuestras costumbres”.

Recita una parte dell’articolo 1 della legge che istituisce questa giornata, questo la dice lunga su quanto gli argentini siano legati e proteggano con decisione le loro tradizioni!

Per leggere le numerose proprietà benefiche (e qualche controindicazione) vi rimando a questo link che tra tutti mi è sembrato abbastanza esaustivo.

Personalmente quello che più mi affascina del mate è il suo aspetto “filosofico”.

E’ la prima cosa che si condivide, indipendentemente da età, ceto sociale, idee politiche, il mate non deve mai mancare.

Il mate è la prima cosa che ti offrono quando entri a casa di qualcuno, lo porti con te per una passeggiata al parco, ma soprattutto è un momento di incontro, è un momento per prendersi il tempo, fermarsi e ribilanciarsi nella nostra dimensione umana e di scambi relazionali, con la famiglia, con gli amici. Come succede spesso in Argentina, dal nome se ne è creato pure il verbo “matear“, che non significa semplicemente prendere il mate con qualcuno, ma anche lo stare insieme, il raccontarsi le proprie gioie, dolori, preoccupazioni, confessioni, e perchè no, pure spettegolare un pò. Ogni volta che torno in Argentina mi aspettano lunghe “mateadas” con le amiche per aggiornarci di tutte le nostre vicende.

Se andate al nord, molto probabilmente vi potrebbero offrire il “mate cocido” che è molto simile al nostro the in tazza ma fatto con la yerba mate. Generalmente lo si beve verso le 17:00- 18:00 al risveglio dalla siesta, gli si aggiunge un pò di “poleo” che è un’altra erba aromatica molto simile alla nostra menta ma più delicata, lo si accompagna a qualche tortilla o chipaco che sono dei tipi di panificati che si cucinano al momento, e ci si siede nel patio, se sei a Santiago del Estero ci sarà di sottofondo anche una qualche chacarera che risuona dalla casa di un vicino.

 

Si dice che il momento in cui un adolescente senta il bisogno di bere il primo mate in solitudine, sia anche il momento in cui inizia ad essere adulto…

 

“El día que un chico pone la pava al fuego y toma su primer mate sin que haya nadie en casa, en ese minuto, es que ha descubierto que tiene alma. O está muerto de miedo, o está muerto de amor, o algo: pero no es un día cualquiera”.

cit. J.L. Guastavino

foto: Archivo General de la Nación Argentina
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