Folklore argentino in Calabria?
La proposta di andare ad insegnare folklore argentino in Calabria è stata davvero una sorpresa. Dopo che la pandemia aveva stoppato tutte le mie attività infatti, mi ero già messa nell’ottica di dover riprendere tutto da capo, dal basso e con tanta pazienza, e per una attività come il folklore argentino in Italia, serve forse il doppio della pazienza. Tuttavia come dico spesso ai miei corsi, il folklore è una pietanza che va cucinata lentamente e con amore, innamorarsi del processo e non pensare solo ad arrivare (arrivare dove poi?!). Così ho fatto e così una sera di novembre mi è arrivata la telefonata di Niky dalla Calabria!
La proposta
Niky avrebbe voluto venire a Bassano del Grappa ai miei corsi di folklore argentino ma fare su e giù da Lamezia Terme sarebbe stato un pò scomodo.. Ecco dunque che sono tornata a fare quelle proposte di insegnamento del folklore argentino “come una volta”, ovvero: “Perchè non organizzi un gruppo e vengo giù io per un weekend intensivo?” .
Eccomi adesso a scrivere mentre mi ritrovo seduta nell’area imbarchi dell’aeroporto di Lamezia Terme dopo aver passato un weekend intensivo, non solo per le lezioni di folklore argentino che ho dato, ma anche per tutto l’entusiasmo, gioia e affetto che ho ricevuto dai miei nuovi amici calabresi!
Folklore argentino e folklore calabrese
Ero davvero curiosa di andare ad insegnare al sud Italia, un luogo che già preserva e celebra il proprio folklore. Sapendo che ogni popolo porta anche nel ballo il proprio temperamento, non mi sono sbagliata. In circa sette ore di lezione in totale ed una quantità enorme di informazioni passate, alla fine ce l’abbiamo fatta! Sono sicura che a loro non sia rimasta solo una “sequenza di passi” ma anche la cultura e l’aspetto rituale di quei passi e di quei gesti. Un piccolo seme è stato piantato e ci sono tutti i buoni presupposti affinché cresca.
Tuttavia un piccolo seme l’hanno piantato pure loro, perchè in una serata dopo lezione senza rendermene conto mi sono ritrovata a ballare la Tarantella (o meglio a cercare di ballarla!!).. qui sotto il frammento più dignitoso di quella serata!
Un pubblico tanguero
Un altro aspetto che mi ha piacevolmente stupito è stato il fatto che tutti gli allievi fossero anche dei ballerini di tango argentino, cosa non così scontata nelle mie lezioni di folk argentino a Bassano del Grappa. Questo ancora una volta mi ha fatto riflettere sull’importanza che riveste un maestro nell’incentivare alla conoscenza. Simona e Michele infatti, i maestri di tango che con Niky hanno organizzato tutto questo, si sono fatti i primi promotori dello stage, apprendendo a loro volta e assicurando che porteranno avanti dei momenti di pratica per mantenere quanto imparato. Ma non solo, si sono adoperati per essere aggregatori tra le varie realtà di tango calabresi, tanto è vero che le tre lezioni si sono svolte in tre città diverse proprio per agevolare le persone.
La mia assistente
Ultimo punto ma non per questo meno importante, un ringraziamento alla mia amica Francesca che ha accettato la proposta di venire a darmi una mano in questo weekend. Grazie a lei sono riuscita a passare più informazioni e a seguire meglio le persone, le sue attitudini da insegnante di tango sono state preziose anche per la Chacarera!
La Calabria e la sua gente ci sono rimaste nel cuore e ho come l’impressione che torneremo presto ad incontrarci!